articolo Arbusti Sempreverdi
Come piantare gli alberi e gli arbusti freccelunedė 7 marzo 2011

Duarante il periodo invernale durante il quale le piante annuali muoiono e altre ancora perdono le foglie per proteggersi dai rigori dell'inverno, le sempreverdi offrono il loro aspetto migliore. Si presentano con particolari tocchi di colore quando il giardino è più spoglio e, di fatto, sono la struttura portante del giardino oltre ad essere degli ottimi schermi o siepi ornamentali o, ancora, frangivento.
Glia alberi e gli arbusti sempreverdi non vanno mai completamente a riposo durante l'inverno a differenza delle decidue che perdono le foglie. Proprio per questo motivio le sempreverdi non vanno mai piantate durante i periodi di freddo intenso, quando il terreno gelato potrebbe arrecare seri danni alla pianta fino a farla morire.

Le sempreverdi dovranno quindi essere piantate nel periodo più favorevole, durante il quale riusciranno a mettere subito nuove radici stabilizzandosi e ambientandosi meglio e più rapidamente nel polsto che sarà la loro casa. Il periodo migliore, quandi, è quello che va dall'inizio di settembre all'inizio di ottobre oppure anche da fine marzo a fine aprile.
Nella grande famiglia di sempreverdi vi sono, pe esempio, le Conifere, le Camelie, le Eriche, i Rododendri, il Lauroceraso, l'Agrifoglio, gli Elaeagnus, i Ligustri e i Prunus. Queste piante si trovano nei vivai solitamente in vasi di plastica, più o meno grandi a secvonda della dimensione dell'esemplare, ma la condizione nligliore sarebbe quella che il pane di terra sia avvolto da tela grossolana in modo da poter verificare lo stato delle radici che non devono essere vecchie o imputridite e inoltre sarà anche più semplioce metterli a dimora.

La preparazione del terreno
Prima di eseguire l'imoianto sarà necessario preparare il terreno e quindi si procederà a bagnarlo a fondo, per almeno la profondità pari alla lunghezza dei denti di un forcone, ma meglio se a profondità doppia. Si procederà poi ad arrichhire il terreno con una buona quantità di concime di cortile ben maturo, concime da giardino, torba o pacciame di foglia e, in superficie, si potrà spargere della farina d'ossa in misura di 135 g per mq e poi, con l'aiuto del forcone, la si farà penetrare sotto la superficie del terreno e, infine, si comprimerà bene il terreno che sarà pronto per ricevere il nuovo ospite.
Si scava quindi una buca larga qualche centimetro in più del pane di terra che avvolge le radici e di profondità adeguata in modo che questo si trovi qualche centimtro al di sotto del livello del suolo e si potyrà procedere con l'impianto.

L'impianto della nuova pianta
Prima cosa sarà necessario liberare la pianta dal suo contenitore e questo va fatto facendo molta attenzione a non danneggiare le radici e il pane di terra che le contengono perchè altrimenti la pianta potrebbe un arresto nel suo sviluppo, anche se poi sarà in grado di riprendersi egregiamente, ma un po' di cautela non guasta mai.
Se le radici e il relativo pane di terra sono racchiousi in un  telo o in un sacco, sarà necessario tagliare i legacci che le chiiudono per poi poter sfilare il telo delicatamente da sotto il pane di terra senza arrecare danni alla pianta. Se questa, invece, è racchiusa in un contenitore di plastica, potrebbe darsci che il terreno si sia eccessivamente costipato rendendo difficile sfilare la pianta dal contenitore. Basterà coricare la pianta su di un lato  e battere ripetutamente lungo tutto il contenitore, dai vari lati, usando un martello di plastica o di bachlite in modo da npon arrecare danni e vedrete che alla fine, la pianta potrà essere estratta dal contenitore di plastica senza alcuno sforzo.
La pianta dovrà essere sistemata al centro della buca, avendo cura di controllare che sia dritta e non inclinata, anche se di poco, su di un fianco e con la terra rimasta si provvederà a colmare la buca comprimendo, poi, un po' il terreno. Alla fine la terra dovrà risultare livellata all'altezza del segno che il terreno ha lasciato sul fisto della pianta.

Se la pianta necessita di un tutore è preferibile sistemarlo prima in modo da non danneggiere le radici se se lo si dovesse infiggere in un secondo momento. Gli arbusti come i Cytisus, le Genista, gli Spartium e alcune Conifere, dotate di un sistema radicale paerticolarmente delicato, trarranno beneficio se tutoreggiati per un certo periodo.

Le cure dopo l'impianto
La cura dopo l'impianto degli arbusti è di fondamentale importanza per garantire loro un perfetto attecchimento e, quindi, una buona salute. Le piante non dovranno mai avere terreno asciutto presso le radici altrimentio potrebbero perdere le foglie e seccare, con nostro grande rammarico. Sarà necessario annaffiare le piante subito dopo averle interrate fino a metà buca e, poi, ripetere l'operazione appena il terreno si sarà prosciugato. Fino a quando non saranno ben radicate nel terreno, le sempreverdi perdono molta acqua per traspirazione attraverso le foglie e quindi, oltre a mantenere le loro radici sempre leggermente umide, sarà necessario procedere a due spruzzate d'acqua al giorno, al mattino e nel fresco della sera tarda.

Per essere sicuri che il terreno non si prosciughi troppo rapidamente, sarà necessario procedera adu una pacciamatura dopo aver interrato le nuove piante e questo spargendo uno strato di qualche centimetro, 6-8 cm,  di matyeriale organico attorno alla pianta, nell'area occupata dalle radici, avendo cura di lasciare qualche centimtero libero vicino al fusto. La pacciamatura potyrà essere effettuata con con concime da pollaio, se reperibile nelle vicinanze, altrimenti con concime da giardino miscelato a torba o usando anche i residui dello sfalcio del prato sempre che non siano stati usati diserbanti per almeno le 2-3  settimane precedenti.

Una ultima precauzione da usare è quella di proteggere le nuove piante dai venti dominanti, soprattutto se settentrionali, dal momento che il vento potrebbe seriamente danneggiare le foglie delle nuove piante. Basterà usare un frangivento realizzato con tela di sacco o con la rete trasparente usata in agriocoltura per proteggere le coltivazione dall'eccessivo irragiamento solare o dalla grandine.
Se si avrà l'attenzione di usare queste precauzioni con le nuove piante, si potrà contare su di un loro perfetto attecchimento.

©  RIPRODUZIONE RISERVATA

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Duarante il periodo invernale durante il quale le piante annuali muoiono e altre ancora perdono le foglie per proteggersi dai rigori dell'inverno, le sempreverdi offrono il loro aspetto migliore. Si presentano con particolari tocchi di colore quando il giardino è più spoglio e, di fatto, sono la struttura portante del giardino oltre ad essere degli ottimi schermi o siepi ornamentali o, ancora, frangivento.
Glia alberi e gli arbusti sempreverdi non vanno mai completamente a riposo durante l'inverno a differenza delle decidue che perdono le foglie. Proprio per questo motivio le sempreverdi non vanno mai piantate durante i periodi di freddo intenso, quando il terreno gelato potrebbe arrecare seri danni alla pianta fino a farla morire.

Le sempreverdi dovranno quindi essere piantate nel periodo più favorevole, durante il quale riusciranno a mettere subito nuove radici stabilizzandosi e ambientandosi meglio e più rapidamente nel polsto che sarà la loro casa. Il periodo migliore, quandi, è quello che va dall'inizio di settembre all'inizio di ottobre oppure anche da fine marzo a fine aprile.
Nella grande famiglia di sempreverdi vi sono, pe esempio, le Conifere, le Camelie, le Eriche, i Rododendri, il Lauroceraso, l'Agrifoglio, gli Elaeagnus, i Ligustri e i Prunus. Queste piante si trovano nei vivai solitamente in vasi di plastica, più o meno grandi a secvonda della dimensione dell'esemplare, ma la condizione nligliore sarebbe quella che il pane di terra sia avvolto da tela grossolana in modo da poter verificare lo stato delle radici che non devono essere vecchie o imputridite e inoltre sarà anche più semplioce metterli a dimora.

La preparazione del terreno
Prima di eseguire l'imoianto sarà necessario preparare il terreno e quindi si procederà a bagnarlo a fondo, per almeno la profondità pari alla lunghezza dei denti di un forcone, ma meglio se a profondità doppia. Si procederà poi ad arrichhire il terreno con una buona quantità di concime di cortile ben maturo, concime da giardino, torba o pacciame di foglia e, in superficie, si potrà spargere della farina d'ossa in misura di 135 g per mq e poi, con l'aiuto del forcone, la si farà penetrare sotto la superficie del terreno e, infine, si comprimerà bene il terreno che sarà pronto per ricevere il nuovo ospite.
Si scava quindi una buca larga qualche centimetro in più del pane di terra che avvolge le radici e di profondità adeguata in modo che questo si trovi qualche centimtro al di sotto del livello del suolo e si potyrà procedere con l'impianto.

L'impianto della nuova pianta
Prima cosa sarà necessario liberare la pianta dal suo contenitore e questo va fatto facendo molta attenzione a non danneggiare le radici e il pane di terra che le contengono perchè altrimenti la pianta potrebbe un arresto nel suo sviluppo, anche se poi sarà in grado di riprendersi egregiamente, ma un po' di cautela non guasta mai.
Se le radici e il relativo pane di terra sono racchiousi in un  telo o in un sacco, sarà necessario tagliare i legacci che le chiiudono per poi poter sfilare il telo delicatamente da sotto il pane di terra senza arrecare danni alla pianta. Se questa, invece, è racchiusa in un contenitore di plastica, potrebbe darsci che il terreno si sia eccessivamente costipato rendendo difficile sfilare la pianta dal contenitore. Basterà coricare la pianta su di un lato  e battere ripetutamente lungo tutto il contenitore, dai vari lati, usando un martello di plastica o di bachlite in modo da npon arrecare danni e vedrete che alla fine, la pianta potrà essere estratta dal contenitore di plastica senza alcuno sforzo.
La pianta dovrà essere sistemata al centro della buca, avendo cura di controllare che sia dritta e non inclinata, anche se di poco, su di un fianco e con la terra rimasta si provvederà a colmare la buca comprimendo, poi, un po' il terreno. Alla fine la terra dovrà risultare livellata all'altezza del segno che il terreno ha lasciato sul fisto della pianta.

Se la pianta necessita di un tutore è preferibile sistemarlo prima in modo da non danneggiere le radici se se lo si dovesse infiggere in un secondo momento. Gli arbusti come i Cytisus, le Genista, gli Spartium e alcune Conifere, dotate di un sistema radicale paerticolarmente delicato, trarranno beneficio se tutoreggiati per un certo periodo.

Le cure dopo l'impianto
La cura dopo l'impianto degli arbusti è di fondamentale importanza per garantire loro un perfetto attecchimento e, quindi, una buona salute. Le piante non dovranno mai avere terreno asciutto presso le radici altrimentio potrebbero perdere le foglie e seccare, con nostro grande rammarico. Sarà necessario annaffiare le piante subito dopo averle interrate fino a metà buca e, poi, ripetere l'operazione appena il terreno si sarà prosciugato. Fino a quando non saranno ben radicate nel terreno, le sempreverdi perdono molta acqua per traspirazione attraverso le foglie e quindi, oltre a mantenere le loro radici sempre leggermente umide, sarà necessario procedere a due spruzzate d'acqua al giorno, al mattino e nel fresco della sera tarda.

Per essere sicuri che il terreno non si prosciughi troppo rapidamente, sarà necessario procedera adu una pacciamatura dopo aver interrato le nuove piante e questo spargendo uno strato di qualche centimetro, 6-8 cm,  di matyeriale organico attorno alla pianta, nell'area occupata dalle radici, avendo cura di lasciare qualche centimtero libero vicino al fusto. La pacciamatura potyrà essere effettuata con con concime da pollaio, se reperibile nelle vicinanze, altrimenti con concime da giardino miscelato a torba o usando anche i residui dello sfalcio del prato sempre che non siano stati usati diserbanti per almeno le 2-3  settimane precedenti.

Una ultima precauzione da usare è quella di proteggere le nuove piante dai venti dominanti, soprattutto se settentrionali, dal momento che il vento potrebbe seriamente danneggiare le foglie delle nuove piante. Basterà usare un frangivento realizzato con tela di sacco o con la rete trasparente usata in agriocoltura per proteggere le coltivazione dall'eccessivo irragiamento solare o dalla grandine.
Se si avrà l'attenzione di usare queste precauzioni con le nuove piante, si potrà contare su di un loro perfetto attecchimento.

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